Interrompiamo i consueti
programmi per una riflessione in merito al caso “leggere romanzi rosa”, che, a
quanto pare, ha infastidito parecchi.
Cercherò di essere breve, ma
questa volta ho voglia di dirvi cosa ne penso io.
Ultimamente sono usciti alcuni
articoli, scritti da donne, dai quali emergono una serie di punti che meritano
una riflessione in più. Vediamoli insieme:
1. Il
ROMANCE è un genere di serie B. Secondo il punto di vista di giornaliste e
blogger schierate contro il LeggereInRosa, il romance non è affatto
equiparabile agli altri generi di romanzo. Perché? Forse perché nei romanzi
rosa si parla d’amore, o forse perché il punto di vista, il più delle volte, è
quello femminile. Loro sostengono, banalmente, che da questo genere di romanzi
non è possibile cogliere spunti di riflessione.
Io parlo della
mia esperienza, in virtù di una VISIONE POPPERIANA (deformazione professionale) che vuole che l’eccezione non confermi affatto la regola, anzi la
falsifichi. Nei romance ho trovato riferimenti ai grandi classici, riflessioni
filosofiche, sociologiche, morali sui temi più disparati, dall’amore al
pregiudizio, dalla diversità di estrazione sociale, di colore della pelle, di
nazionalità, al superamento dei clichè e dei luoghi comuni che riguardano il
ruolo della donna, le sue ambizioni, i suoi desideri.
2. Il RARE (l’evento dal quale tutto è partito) è un evento “allucinante”. Perché? Forse perché vi si radunano fan da tutto il mondo, forse perché la maggior parte di queste fan sono donne.
2. Il RARE (l’evento dal quale tutto è partito) è un evento “allucinante”. Perché? Forse perché vi si radunano fan da tutto il mondo, forse perché la maggior parte di queste fan sono donne.
Come se non
fosse la stessa cosa con gli appassionati di concerti, di videogames o di
attori di Hollywood. Perché piantare una tenda fuori da un’arena tre giorni
prima del concerto del tuo idolo ha senso ed emozionarsi davanti a un’autrice
che con il suo libro ti ha trasmesso gioia, tristezza, malinconia, gelosia e
chi più ne ha più ne metta diventa una cosa allucinante?
3. Le
LETTRICI di ROMANCE sono CONTADINOTTE, CASALINGHE, DEPRESSE, INFELICI,
INAPPAGATE, paragonate a delle PELLEGRINE alla ricerca di un qualcosa che dia
senso alle loro vite vuote.
In questo caso,
contesto innanzitutto il diritto, che non c’è, di esprimere giudizi di merito
su persone vere. Le lettrici di romance possono fare le contadine, le
casalinghe, possono trovarsi in un momento della loro vita non felice, essere
alla ricerca di una realizzazione personale o professionale (e in Italia è
certamente più che probabile), ma non è questo che le qualifica. Le lettrici di
romance possono essere al contrario donne felici, sposate, innamorate, con o
senza figli, donne in carriera, con lauree e master o con la terza elementare,
ma non è questo che le qualifica. Le lettrici di romance sono persone e in
quanto tali vanno RISPETTATE. Hanno forse gusti che non incontrano il vostro
favore, e allora? Non credo che loro se ne facciano un problema. Lo è per voi?
4. Leggere
LIBRI DI POCA SOSTANZA e con CONTENUTI STUPIDI non aiuta a migliorarsi.
Su questo punto
avrei molto da dire, ma ho promesso di essere breve, quantomeno di provarci,
quindi dirò solo questo: LEGGERE ARRICCHISCE. Leggere romanzi, riviste, saggi,
classici, gialli, fumetti, romance, qualsiasi tipo di lettura ha lo
straordinario potere di arricchire chi la fa. Persino leggere lo stesso libro
dieci volte può arricchire quanto leggerne dieci diversi. Questo è stato
dimostrato scientificamente, non sono io a dirlo. Se poi qualcuno ha da dire
che i libri di oggi sono più semplici, dal punto di vista della scelta
lessicale o della scelta del tema, rispetto a quelli di una volta, potrei anche
essere d’accordo, ma ribadisco: i tempi cambiano. Un tema scritto da un bambino
di dieci anni di sessant’anni fa era mille volte meglio di quello di uno di
oggi. La qualifica di quinta elementare di sessant’anni fa aveva tutto un altro
valore di quella di oggi. E allora? Come risolviamo questo oggettivo problema
di fondo? Criticando? Penso che non sia costruttivo. Libri con un lessico
semplice hanno il potere di avvicinare alla lettura coloro che non hanno mai
aperto un libro in vita loro, di far scoprire la meraviglia delle parole
scritte, di nuovi termini, di diversi modi di dire le cose, di descrivere le
emozioni. Questo è un male? Non credo, non in un Paese dove la percentuale di
lettori è tra le più basse d’Europa.
5. Le
TRAME dei ROMANCE sono tutte UGUALI, in pratica si tratta della classica
donzella sottomessa che accetta di buon grado di diventare l’oggetto sessuale
del bad boy di turno.
Qui si tratta di
campionamento. Se si intende attuare una generalizzazione simile senza un
campione rappresentativo, si cade inevitabilmente in errore. Esistono romance
con questo tipo di trama, ma sono tutti? Io ne leggo diversi, nella mia
libreria se ne raccolgono a decine, eppure credo che solo due rispondano a
questo tipo di descrizione. Tutti gli altri parlano di donne forti, donne capaci,
donne appassionate. C’è l’analista di banca, la personal shopper, la chef, la
libraia, la studentessa universitaria, l’avvocatessa, l’artigiana di cappelli e
così via. Gli uomini sono il loro contraltare, non i loro dominatori.
6. Dai
romance emerge una sorta di INDOTTRINAMENTO ETEROSESSISTA E PATRIARCALE.
Sì, è stato
detto anche questo. Basterebbe il fioccare di titoli M/M per falsificare quest’affermazione,
ma io aggiungo che il romance è uno di quei generi che si è evoluto con il
tempo, insieme alla società, diventandone uno specchio, a volte spaventosamente
fedele. La figura della donna, che tanta strada ha fatto negli anni,
emancipandosi, è la protagonista in questo tipo di letteratura (e sì, ho
scritto letteratura e lo ribadisco: letteratura). Siamo passate dalle donne
sottomesse, desiderose di contrarre un buon matrimonio, realizzate nel loro
essere mogli e madri, a donne strong, in carriera, che lottano e dimostrano le
loro qualità sul lavoro e nella vita sociale. Le donne di oggi conservano le
loro debolezze, i loro desideri, le loro velleità, ma si realizzano prima in
loro stesse e poi in relazione con gli altri (vedi papabile marito). Se si sono
letti solo romance di un certo periodo storico, si sono trovati solo certi
modelli di donne e solo certi ideali. Se, al contrario, si continuano a leggere
romance, si troveranno personaggi omosessuali (come il mio Ernest, che per
altro è e rimane ancora il mio personaggio preferito), così come coppie in cui
il ruolo dominante ce l’ha la donna e non più l’uomo. Come sopra, si tratta di
campionamento.
7. Il MESSAGGIO cardine di ogni romance è quello di ANNULLARSI PER UN UOMO.
Direi che le osservazioni del punto 6 possono risultare esaustive anche per questo punto. Con l’aggiunta che il desiderare l’amore, per una donna, non la rende meno donna, meno meritevole di rispetto e dignità. Di certo non si parla di annullamento.
7. Il MESSAGGIO cardine di ogni romance è quello di ANNULLARSI PER UN UOMO.
Direi che le osservazioni del punto 6 possono risultare esaustive anche per questo punto. Con l’aggiunta che il desiderare l’amore, per una donna, non la rende meno donna, meno meritevole di rispetto e dignità. Di certo non si parla di annullamento.
8. Le
COPERTINE.
Torna il
discorso del guardare solo una delle mille sfaccettature del genere. Esistono,
sì esistono, copertine con il bel uomo a petto nudo, con addominali da urlo e,
tra le braccia, la fanciulla dalla fluente chioma bionda. Ma sono tutte così?
In definitiva, per concludere, siamo passati dalle storie di donne raccontate da uomini (vedi Madame Bovary o Anna Karenina), dove la sorte dell’eroina di turno difficilmente era felice, alle storie di donne raccontate da donne (Jane Austen ne è stata l’antesignana e forse anche per questo viene oggi presa a modello da molte autrici di romance). Il romance evolve e con esso le sue storie, le sue lettrici e le sue autrici. Se qualcuno è rimasto indietro e non si riconosce più in modelli di vita che non appartengono più alla nostra società, con una visione dei ruoli risalente all’anteguerra, non è colpa del genere, ma solo perché non si è aggiornato con i nuovi titoli. Cogliete l’occasione e recuperate il tempo perso ;)
Leggere fa bene
alla salute e all’intelletto.
#pinkpride
#ioleggorosa
#ioscrivorosa
E ne sono
orgogliosa.
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